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Sostenibità applicata

Oltre al rispetto degli animali allevati e della volontà di produrre alimenti incontaminati, puri, rispettando tutto ciò che ci circonda, si è voluto fare un passo indietro anche per il modo di portare gli alimenti sulla tavola del consumatore finale. Si proprio così abbiamo abbandonato l’idea che solo il prodotto fresco può nutrire in modo corretto, perché esso purtroppo se non utilizzato nei termini di scadenza di poche decine di giorni viene ritirato e buttato via generando spreco alimentare, ma oltre a questo in termini ambientali le confezioni che lo contenevano vanno a generare un’infinità di rifiuti inutili. E’ proprio su questo punto che Mc Elan vuole portare le persone a fermarsi un attimo a pensare alle montagne di rifiuti e di cibo buono che ogni giorno viene buttato via, e che questo vortice sempre più ampio è generato dal suo semplice egoismo, senza pensare ai danni enormi che generiamo all’ecosistema che ci circonda. La scelta di confezionare le proprie produzioni con metodi di trattamento degli alimenti e in porzioni adeguate e consone all’utilizzo in tempi più lunghi rispetto ad un prodotto fresco scelto da parte del consumatore, ne fa veramente una bandiera di sostenibilità vera e non solo a parole.

Rispecchiando in pieno la filosofia per cui questa azienda si distingue e si trova ad essere in controtendenza rispetto alle altre, sta proprio nel fatto di garantire un alimento sano e incontaminato che arrivi nella tavola dei consumatori con le stesse caratteristiche organolettiche e nutritive di un prodotto fresco, grazie all’utilizzo intelligente di tutte le tecnologie oggi disponibili.

Partendo da animali sani e poco stressati, curati naturalmente, si ottengono alimenti sani e che grazie al mantenimento della loro salubrità attraverso una rigorosa catena del freddo, fino allo stabilimento di confezionamento, riescono a mantenere il gusto originario, portando la mente del consumatore al sapore del prodotto in natura.

Tutto questo è possibile, ed è altrettanto possibile usare imballi di confezionamento sempre più green e riciclabili, questo è uno sforzo di ricerca continua che alla Mc Elan facciamo di continuo assieme alle aziende che ci confezionano i nostri prodotti, per cercare di impattare meno possibile concretamente tutto il pianeta dai rifiuti che ogni giorno tutti produciamo.

Accompagnare le nuove generazioni non solo con parole, ma con semplici gesti che ogni giorno facciamo dalla scelta nel fare la spesa, il perché scegliamo un prodotto a discapito di un altro, al loro corretto utilizzo in cucina e sulla tavola generando meno spreco e avanzi possibili e ad una corretta gestione dei rifiuti.

Tutto questo si chiama sostenibilità che ogni persona trasmette alle generazioni future attraverso l’esempio, involontariamente nel compiere queste scelte volte a far rimanere viva l’attenzione su quello che potranno lasciare ancora di buono su questo pianeta.

Alla Mc Elan ne siamo convinti, le parole e i consigli li lasciamo agli altri, noi ci siamo abbassati alle regole della natura e attraverso il suo rispetto ed esempio siamo riusciti ad offrire nelle vostre la possibilità di avere del cibo puro e incontaminato.

One Health

L’approccio One Health è un approccio interdisciplinare che mira a comprendere e affrontare le interconnessioni tra la salute umana, animale e ambientale. L’idea fondamentale alla base di One Health è che la salute degli esseri umani, degli animali e dell’ambiente è strettamente legata e si influenzano reciprocamente.

Questo concetto riconosce che molte malattie possono essere trasmesse tra gli animali e gli esseri umani (zoonosi) e che le pratiche di gestione degli animali, l’uso di risorse naturali e l’ambiente in generale possono avere un impatto sulla salute di tutte queste componenti. L’approccio One Health implica la collaborazione e la sinergia tra diverse discipline, tra cui la medicina umana, la medicina veterinaria, l’ecologia, l’epidemiologia, la microbiologia, la ricerca sui cambiamenti climatici e altre discipline correlate.

Ecco alcuni punti chiave relativi al concetto di One Health:

  1. Salute umana e animale: Le malattie possono passare da animali a esseri umani e viceversa. Ad esempio, il virus dell’influenza aviaria e il virus Zika sono esempi di patogeni che possono essere trasmessi tra specie diverse.

La connessione tra la salute umana e animale è uno dei pilastri fondamentali dell’approccio One Health. Questo concetto si basa sulla comprensione che la salute di esseri umani e animali è intrinsecamente collegata, poiché le malattie possono essere condivise tra le due popolazioni. Ecco alcuni punti chiave per comprendere meglio questa connessione:

  • Trasmissione di malattie zoonotiche: Le malattie zoonotiche sono patologie che possono essere trasmesse tra animali e esseri umani. Questa trasmissione può avvenire direttamente attraverso il contatto con animali infetti, i loro fluidi corporei o i loro prodotti (come carne o latte), oppure attraverso vettori come zanzare o zecche che pungono sia gli animali che le persone. Esempi di malattie zoonotiche includono l’influenza aviaria, la salmonella e la brucellosi.
  • Serbatoio di patogeni: Gli animali possono fungere da serbatoi naturali per agenti patogeni che causano malattie negli esseri umani. Anche se gli animali possono non mostrare segni evidenti di malattia, possono ancora ospitare e diffondere agenti infettivi. Questo può rendere difficile prevenire la diffusione delle malattie se non si comprende la dinamica delle infezioni animali.
  • Monitoraggio precoce: Il monitoraggio della salute degli animali può fornire avvisi precoci di potenziali minacce alla salute umana. Ad esempio, un aumento delle infezioni respiratorie nei volatili selvatici potrebbe indicare la possibile circolazione di un nuovo ceppo di virus influenzale, che potrebbe poi trasmettersi agli esseri umani.
  • Farmaci e resistenza antimicrobica: Gli stessi farmaci antimicrobici utilizzati per trattare malattie negli animali vengono spesso usati anche negli esseri umani. Ciò significa che la resistenza agli antimicrobici che si sviluppa negli animali può anche trasmettersi agli esseri umani, riducendo l’efficacia dei trattamenti medici.
  • Benessere degli animali e salute umana: Le condizioni di allevamento e la salute degli animali da produzione possono avere un impatto sulla salute umana attraverso la catena alimentare. Ad esempio, la diffusione di malattie negli animali da allevamento può influenzare la sicurezza dei prodotti alimentari di origine animale.
  • Interazioni ecologiche: La salute degli ecosistemi in cui vivono animali e persone è fondamentale per prevenire la diffusione di malattie. Alterazioni ambientali, come la deforestazione o l’urbanizzazione, possono influenzare le popolazioni di animali e vettori di malattie, incidendo sulla loro interazione con gli esseri umani.

    In conclusione, riconoscere e gestire la connessione tra la salute umana e animale è essenziale per affrontare le sfide legate alle malattie infettive e alla salute pubblica. L’approccio One Health promuove la collaborazione tra professionisti della salute umana, veterinaria e ambientale al fine di comprendere meglio le dinamiche delle malattie, prevenirle e affrontarle in modo efficace.
    1. Zoonosi: Queste sono malattie infettive che si verificano naturalmente in animali ma che possono trasmettersi agli esseri umani. Esempi includono l’HIV, la malaria, l’Ebola e molte altre malattie infettive.

Il concetto di zoonosi è centrale nell’approccio One Health e si riferisce alle malattie infettive che possono essere trasmesse naturalmente tra gli animali e gli esseri umani. Queste malattie rappresentano una parte significativa del panorama delle malattie infettive e possono avere impatti sostanziali sulla salute pubblica, sulla sicurezza alimentare e sull’ecosistema in generale. Ecco alcuni aspetti chiave delle zoonosi:

  • Trasmissione inter-specie: Le zoonosi coinvolgono la trasmissione di agenti patogeni (come batteri, virus, parassiti o funghi) da animali a esseri umani o viceversa. Questa trasmissione può avvenire attraverso il contatto diretto con animali infetti, il consumo di carne cruda o poco cotta, l’esposizione a feci o urine contaminate, o tramite vettori come zanzare o zecche che pungono sia gli animali che gli esseri umani.
  • Ampiamente diffusi: Le zoonosi sono estremamente comuni. Si stima che oltre il 60% delle malattie infettive umane abbiano un’origine animale. Esempi ben noti includono l’influenza aviaria, la salmonella, la brucellosi, la tubercolosi, la leptospirosi e molte altre.
  • Serbatoi naturali: Spesso, gli animali ospitano agenti patogeni senza mostrare segni evidenti di malattia. Questi animali vengono definiti “serbatoi” dell’agente patogeno. La presenza di serbatoi naturali può rendere difficile identificare e controllare le zoonosi.
  • Adattamento: Gli agenti patogeni possono adattarsi per infettare diverse specie, consentendo loro di passare da un ospite all’altro con successo. Questi adattamenti possono essere influenzati dalla vicinanza evolutiva tra le specie coinvolte.
  • Impatti sulla salute umana: Le zoonosi possono variare dalla leggera malattia influenzale all’insorgenza di gravi patologie. Ad esempio, il virus dell’HIV è pensato per essere originato da scimpanzé infetti, mentre l’Ebola e il virus Nipah sono emersi da focolai in comunità di animali selvatici.
  • Prevenzione e controllo: La prevenzione delle zoonosi richiede una comprensione approfondita delle dinamiche dell’agente patogeno, delle sue fonti animali e dei modi di trasmissione. Ciò può comportare la regolamentazione dell’allevamento di animali da produzione, il miglioramento delle pratiche di igiene alimentare, il monitoraggio della salute degli animali selvatici e domestici, e l’educazione pubblica.
  • Ricerca e sorveglianza: Gli sforzi di ricerca e sorveglianza sono fondamentali per prevenire, rilevare e rispondere alle zoonosi. Questo può includere il monitoraggio di malattie emergenti, l’identificazione di nuovi agenti patogeni, lo studio dei vettori e delle interazioni tra ospiti.

In sintesi, le zoonosi sono un esempio chiave di come la salute umana e animale siano strettamente intrecciate. L’approccio One Health mira a prevenire e gestire le zoonosi attraverso la collaborazione tra professionisti della salute umana, veterinaria ed ecologica, al fine di proteggere la salute pubblica, la sicurezza alimentare e l’equilibrio degli ecosistemi.

    1. Trasmissione inter-specie: Le zoonosi coinvolgono la trasmissione di agenti patogeni (come batteri, virus, parassiti o funghi) da animali a esseri umani o viceversa. Questa trasmissione può avvenire attraverso il contatto diretto con animali infetti, il consumo di carne cruda o poco cotta, l’esposizione a feci o urine contaminate, o tramite vettori come zanzare o zecche che pungono sia gli animali che gli esseri umani.
    1. Ampiamente diffusi: Le zoonosi sono estremamente comuni. Si stima che oltre il 60% delle malattie infettive umane abbiano un’origine animale. Esempi ben noti includono l’influenza aviaria, la salmonella, la brucellosi, la tubercolosi, la leptospirosi e molte altre.
    1. Serbatoi naturali:Spesso, gli animali ospitano agenti patogeni senza mostrare segni evidenti di malattia. Questi animali vengono definiti “serbatoi” dell’agente patogeno. La presenza di serbatoi naturali può rendere difficile identificare e controllare le zoonosi.
    1. Adattamento: Gli agenti patogeni possono adattarsi per infettare diverse specie, consentendo loro di passare da un ospite all’altro con successo. Questi adattamenti possono essere influenzati dalla vicinanza evolutiva tra le specie coinvolte.
    1. Impatti sulla salute umana: Le zoonosi possono variare dalla leggera malattia influenzale all’insorgenza di gravi patologie. Ad esempio, il virus dell’HIV è pensato per essere originato da scimpanzé infetti, mentre l’Ebola e il virus Nipah sono emersi da focolai in comunità di animali selvatici.
    1. Prevenzione e controllo: La prevenzione delle zoonosi richiede una comprensione approfondita delle dinamiche dell’agente patogeno, delle sue fonti animali e dei modi di trasmissione. Ciò può comportare la regolamentazione dell’allevamento di animali da produzione, il miglioramento delle pratiche di igiene alimentare, il monitoraggio della salute degli animali selvatici e domestici, e l’educazione pubblica.
    1. Ricerca e sorveglianza: Gli sforzi di ricerca e sorveglianza sono fondamentali per prevenire, rilevare e rispondere alle zoonosi. Questo può includere il monitoraggio di malattie emergenti, l’identificazione di nuovi agenti patogeni, lo studio dei vettori e delle interazioni tra ospiti.

In sintesi, le zoonosi sono un esempio chiave di come la salute umana e animale siano strettamente intrecciate. L’approccio One Health mira a prevenire e gestire le zoonosi attraverso la collaborazione tra professionisti della salute umana, veterinaria ed ecologica, al fine di proteggere la salute pubblica, la sicurezza alimentare e l’equilibrio degli ecosistemi.

  1. La sorveglianza epidemiologica è un processo fondamentale nel campo della salute pubblica che coinvolge la raccolta, l’analisi e l’interpretazione sistematica dei dati relativi alle malattie e alla loro diffusione. L’obiettivo principale della sorveglianza epidemiologica è quello di rilevare tempestivamente i cambiamenti nello stato di salute di una popolazione e di identificare eventuali tendenze o modelli che possano aiutare a prevenire, controllare o mitigare le malattie.

Ecco alcuni aspetti chiave della sorveglianza epidemiologica:

  • Raccolta di dati: La sorveglianza epidemiologica coinvolge la raccolta di dati da una varietà di fonti, come ospedali, laboratori, centri sanitari, medici, segnalazioni volontarie e altre risorse. Questi dati possono includere informazioni sui casi di malattie, sulla loro gravità, sulla durata e sulla localizzazione geografica.
  • Analisi dei dati: I dati raccolti vengono analizzati per identificare tendenze, modelli e anomalie. Gli epidemiologi utilizzano metodi statistici per valutare la frequenza di malattie specifiche, la loro distribuzione geografica e altre caratteristiche che possono aiutare a comprendere meglio la diffusione delle malattie.
  • Identificazione delle epidemie: La sorveglianza epidemiologica è particolarmente importante per l’identificazione precoce delle epidemie. Monitorando costantemente i dati, gli esperti possono rilevare rapidamente aumenti inusuali nei casi di una malattia specifica, consentendo l’attivazione di interventi tempestivi per contenerne la diffusione.
  • Sorveglianza delle zoonosi: La sorveglianza epidemiologica è fondamentale per monitorare la diffusione di zoonosi, poiché molte di queste malattie possono essere trasmesse dagli animali agli esseri umani. Identificare e comprendere le dinamiche di queste malattie negli animali può contribuire alla prevenzione delle epidemie umane.
  • Valutazione dell’efficacia delle politiche e degli interventi: La sorveglianza epidemiologica consente di valutare l’efficacia delle politiche di sanità pubblica e degli interventi di controllo delle malattie. Monitorare le tendenze nel tempo può aiutare a valutare se le strategie messe in atto stiano avendo un impatto positivo sulla riduzione delle malattie.
  • Comunicazione e informazione: I risultati della sorveglianza epidemiologica vengono spesso comunicati alle autorità sanitarie, ai professionisti della salute, ai responsabili politici e al pubblico. Questo aiuta a informare le decisioni sanitarie, a promuovere la consapevolezza pubblica e a facilitare la cooperazione internazionale in caso di epidemie transfrontaliere.
  • Tecnologie e digitalizzazione: Negli ultimi anni, le tecnologie dell’informazione e la digitalizzazione hanno migliorato la raccolta, l’analisi e la condivisione dei dati epidemiologici. Questo ha reso possibile la rilevazione più rapida e precisa delle tendenze nelle malattie.

In sintesi, la sorveglianza epidemiologica è uno strumento fondamentale per il monitoraggio della salute pubblica e per l’identificazione tempestiva di minacce per la salute. Essa fornisce dati cruciali per orientare gli interventi, prendere decisioni informate e mantenere la salute delle popolazioni sotto controllo.

    1. Sostenibilità ambientale: Le pratiche agricole sostenibili e la gestione adeguata degli ecosistemi sono importanti per prevenire la diffusione di malattie e la comparsa di nuovi patogeni.
  • La sostenibilità ambientale è un concetto fondamentale che riguarda la gestione responsabile e a lungo termine delle risorse naturali e degli ecosistemi al fine di soddisfare le esigenze presenti senza compromettere le possibilità delle future generazioni di soddisfare le proprie esigenze. In altre parole, si tratta di mantenere un equilibrio tra l’uso delle risorse naturali e la conservazione dell’ambiente per garantire un futuro sostenibile per il pianeta e per le specie che lo abitano, compreso l’essere umano.Ecco alcuni aspetti chiave della sostenibilità ambientale:
    • Conservazione della biodiversità: La sostenibilità ambientale implica la conservazione della varietà di vita sulla Terra, nota come biodiversità. Mantenere la diversità delle specie e degli ecosistemi è essenziale per garantire la resilienza degli ecosistemi e la sopravvivenza delle specie.
    • Uso responsabile delle risorse naturali: Si tratta di utilizzare le risorse naturali, come l’acqua, il suolo, le foreste e i combustibili fossili, in modo responsabile e sostenibile, evitando l’esaurimento e la degradazione irreversibile.
    • Riduzione dell’inquinamento: La sostenibilità ambientale richiede di ridurre l’emissione di sostanze inquinanti nell’ambiente, come gas a effetto serra, inquinanti atmosferici e rifiuti tossici, per preservare la qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo.
    • Promozione dell’energia rinnovabile: L’adozione di fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare, eolica e idroelettrica, è un aspetto cruciale della sostenibilità ambientale per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e mitigare i cambiamenti climatici.
    • Minimizzazione dell’impatto ecologico: La sostenibilità implica la minimizzazione dell’impatto umano sugli ecosistemi, adottando pratiche agricole sostenibili, limitando l’urbanizzazione e proteggendo gli habitat naturali.
    • Rispetto dei limiti planetari: La sostenibilità implica il rispetto dei limiti imposti dalle capacità del pianeta di sostenere l’attività umana. Questo include il rispetto dei cicli naturali, come il ciclo dell’acqua e del carbonio, e l’evitare il superamento dei livelli di capacità produttiva della Terra.
    • Equità sociale ed economica: La sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche la giustizia sociale ed economica. Le azioni sostenibili dovrebbero promuovere una distribuzione equa delle risorse e dei benefici tra le diverse popolazioni.
    • Pianificazione a lungo termine: La sostenibilità richiede una pianificazione a lungo termine che tenga conto degli impatti delle decisioni attuali sulle generazioni future.
    • Educazione e sensibilizzazione: La sensibilizzazione e l’educazione pubblica sono importanti per promuovere la consapevolezza sulla sostenibilità ambientale e incoraggiare azioni positive a livello individuale e collettivo.

    In sintesi, la sostenibilità ambientale è un approccio che considera l’interconnessione tra l’ambiente, la società e l’economia, cercando di trovare un equilibrio che consenta lo sviluppo umano senza danneggiare irrimediabilmente il pianeta. È un concetto che riflette la necessità di una visione olistica e a lungo termine nel modo in cui affrontiamo le sfide ambientali globali.

    1. Ricerca congiunta: Gli scienziati e gli esperti di diverse discipline collaborano per comprendere meglio le dinamiche delle malattie, la loro origine e come si diffondono. Questa collaborazione può portare a migliori strategie di prevenzione e controllo.

    La ricerca congiunta si riferisce alla collaborazione e all’interazione tra diversi individui, gruppi di ricerca, istituzioni o paesi con l’obiettivo di condurre studi, esperimenti o indagini scientifiche in modo collettivo. Questo tipo di collaborazione può coinvolgere esperti provenienti da diverse discipline, settori o regioni geografiche per affrontare sfide complesse e raggiungere risultati più approfonditi e completi rispetto a quanto sarebbe possibile con approcci isolati. Ecco alcuni punti chiave relativi alla ricerca congiunta:

    • Scambio di conoscenze: La ricerca congiunta facilita lo scambio di conoscenze, competenze e prospettive tra ricercatori provenienti da diverse aree disciplinari o culture. Questo può portare a una comprensione più ampia e approfondita delle problematiche studiate.
    • Risorse condivise: La collaborazione permette di condividere risorse come attrezzature, strumenti, dati, strutture di laboratorio e finanziamenti. Questo può migliorare l’efficienza e l’efficacia della ricerca, evitando la duplicazione degli sforzi.
    • Affrontare complessità: Molti problemi scientifici o sfide globali sono complessi e interdisciplinari. La ricerca congiunta consente di affrontare questi problemi in modo più completo, integrando diverse prospettive e competenze.
    • Risultati più significativi: La collaborazione può portare a risultati più significativi e innovativi, poiché i ricercatori possono approfondire le loro scoperte attraverso il contributo delle conoscenze degli altri.
    • Risposta a sfide globali: Problemi come i cambiamenti climatici, le pandemie, la sicurezza alimentare e la sostenibilità richiedono soluzioni globali. La ricerca congiunta permette di unire le forze a livello internazionale per affrontare queste sfide.
    • Accesso a diverse prospettive: La collaborazione coinvolge spesso ricercatori provenienti da background culturali e professionali diversi. Questa diversità di prospettive può portare a una visione più completa del problema e delle possibili soluzioni.
    • Crescita professionale: Partecipare a progetti di ricerca congiunta può fornire ai ricercatori opportunità di crescita professionale, networking e sviluppo delle competenze, oltre a migliorare la loro reputazione all’interno della comunità scientifica.
    • Sfide della collaborazione: La ricerca congiunta può comportare sfide come la gestione delle comunicazioni, la condivisione dei dati e delle risorse e la gestione delle dinamiche tra i membri del team. Una buona gestione della collaborazione è cruciale per il successo.

    In sintesi, la ricerca congiunta è un approccio potente per affrontare problemi scientifici e sfide globali complesse. Attraverso la collaborazione tra individui, istituzioni e paesi, è possibile ottenere risultati più significativi, sviluppare soluzioni innovative e contribuire al progresso della conoscenza umana.

     

    1. Cambiamenti climatici: Il riscaldamento globale e i cambiamenti ambientali possono influenzare la distribuzione di vettori di malattie come zanzare e roditori, aumentando il rischio di trasmissione di malattie.

    I cambiamenti climatici si riferiscono alle modifiche a lungo termine nei modelli climatici della Terra, inclusi i cambiamenti nelle temperature medie, i modelli di precipitazione, i livelli del mare e altri indicatori climatici. Questi cambiamenti sono principalmente attribuiti all’attività umana, in particolare alle emissioni di gas a effetto serra derivanti dalla combustione di combustibili fossili, alla deforestazione e ad altre attività industriali. Ecco alcuni punti chiave per comprendere meglio il concetto di cambiamenti climatici:

    • Riscaldamento globale: Il cambiamento climatico è spesso associato al riscaldamento globale, che si riferisce all’aumento delle temperature medie della superficie terrestre e degli oceani. Questo fenomeno è in gran parte causato dall’accumulo di gas a effetto serra nell’atmosfera, che trattiene il calore e provoca l’aumento delle temperature.
    • Gas a effetto serra: I gas a effetto serra, come la diossido di carbonio (CO2), il metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O), intrappolano il calore nell’atmosfera, creando un “effetto serra” naturale che rende la Terra abitabile. Tuttavia, le attività umane stanno aumentando in modo significativo la concentrazione di questi gas, intensificando l’effetto serra e portando a un riscaldamento accelerato.
    • Impatti su ecosistemi: I cambiamenti climatici hanno impatti su ecosistemi terrestri e marini. Questi possono includere scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare, cambiamenti negli schemi di precipitazione, desertificazione, acidificazione degli oceani e perdita di biodiversità.
    • Eventi climatici estremi: I cambiamenti climatici aumentano la frequenza e l’intensità di eventi climatici estremi come ondate di calore, tempeste, inondazioni e siccità. Questi eventi possono causare impatti devastanti sulle comunità umane, sull’agricoltura e sull’ambiente.
    • Effetti sulla salute umana: Il cambiamento climatico può influenzare la salute umana attraverso l’esposizione a temperature estreme, inquinanti atmosferici, allergeni e malattie trasmesse da vettori come zanzare. Può anche aumentare il rischio di malattie cardiache, respiratorie e altre patologie legate all’ambiente.
    • Mitigazione e adattamento: La mitigazione dei cambiamenti climatici si riferisce agli sforzi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, ad esempio passando a fonti di energia rinnovabile e migliorando l’efficienza energetica. L’adattamento riguarda invece la preparazione alle conseguenze dei cambiamenti climatici, come la costruzione di infrastrutture resistenti agli eventi climatici estremi.
    • Accordi internazionali: Gli sforzi per affrontare i cambiamenti climatici sono sottolineati da accordi internazionali come l’Accordo di Parigi, che mira a limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali.

    In sintesi, i cambiamenti climatici rappresentano uno dei problemi globali più critici e complessi del nostro tempo. Affrontare questa sfida richiede una collaborazione internazionale, sforzi di mitigazione e adattamento, oltre a una maggiore consapevolezza dell’importanza di proteggere l’ambiente e le risorse del pianeta per le generazioni future.

    1. Salute pubblica: L’approccio One Health contribuisce a una migliore preparazione per le epidemie e le pandemie, poiché tiene conto della complessità delle interazioni tra ambiente, animali e esseri umani.

    Certo! La salute pubblica è un campo multidisciplinare e interdisciplinare che si occupa di proteggere, migliorare e promuovere la salute e il benessere delle popolazioni. Questo settore si concentra sulla prevenzione delle malattie, sulla promozione di stili di vita sani, sulla gestione delle minacce per la salute e sulla creazione di ambienti che favoriscano il benessere delle persone. Ecco alcuni aspetti chiave per comprendere meglio il concetto di salute pubblica:

    • Prevenzione delle malattie: La salute pubblica si concentra sulla prevenzione delle malattie prima che si verifichino. Ciò include la promozione dell’adozione di comportamenti sani, come una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare, l’astensione dal fumo e l’uso moderato dell’alcol.
    • Sorveglianza epidemiologica: La salute pubblica monitora costantemente l’andamento delle malattie e dei fattori di rischio attraverso la raccolta, l’analisi e la diffusione dei dati. Questa sorveglianza aiuta a identificare tendenze e minacce emergenti per la salute, consentendo interventi tempestivi.
    • Gestione delle minacce alla salute: La salute pubblica affronta minacce alla salute pubblica come epidemie di malattie infettive, inquinamento dell’aria e dell’acqua, agenti chimici tossici e altri pericoli ambientali.
    • Promozione della salute mentale: Oltre alla salute fisica, la salute pubblica promuove anche il benessere mentale e psicologico. Questo include la sensibilizzazione sulla salute mentale, la riduzione dello stigma e l’accesso a servizi di salute mentale.
    • Pianificazione sanitaria: La pianificazione sanitaria è un aspetto importante della salute pubblica, che coinvolge la progettazione e l’organizzazione di servizi sanitari accessibili ed efficaci per le comunità.
    • Educazione sanitaria: La salute pubblica informa il pubblico su questioni legate alla salute attraverso campagne educative, materiali informativi e comunicazione sui rischi sanitari.
    • Politiche e interventi: La salute pubblica contribuisce alla formulazione di politiche sanitarie e all’implementazione di interventi per migliorare la salute delle popolazioni. Questi interventi possono riguardare la vaccinazione, la promozione della salute materno-infantile, la gestione dell’obesità, il controllo delle malattie trasmissibili e altro ancora.
    • Ricerca scientifica: La ricerca è un pilastro della salute pubblica. Gli esperti conducono studi per comprendere meglio le cause delle malattie, valutare l’efficacia degli interventi e sviluppare nuovi approcci per migliorare la salute.
    • Equità sanitaria: La salute pubblica si impegna a garantire che tutti abbiano pari accesso alle risorse e ai servizi sanitari, lavorando per ridurre le disuguaglianze nella salute tra diverse popolazioni.

    In sintesi, la salute pubblica gioca un ruolo vitale nel migliorare la salute e il benessere delle persone attraverso la prevenzione delle malattie, l’educazione sanitaria, la ricerca scientifica, la pianificazione e l’attuazione di politiche sanitarie. Il suo obiettivo è creare condizioni per una vita più sana e soddisfacente per tutte le persone all’interno di una comunità o di una società.

     

    In sintesi, il concetto di One Health riconosce che la salute umana non può essere considerata separatamente dalla salute degli animali e dell’ambiente. La collaborazione tra varie discipline è essenziale per affrontare le sfide complesse legate alle malattie infettive, alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità ambientale e altro ancora.

     

    Mc Elan = Food FREE

     

ONE HEALTH PROGRAMME

Invita tutti a riflettere che la nostra salute, quella dell’ambiente e quella degli animali sono interconnesse e dipendono una dall’altra.

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